martedì 8 settembre 2009

Mafia pulita


Quello che mi è rimasto impresso è la definizione del risvolto di copertina: la mafia è il golpe strisciante, si è infilato dappertutto ossia nel Nord come nel resto del Paese, dell'Europa, - oltre ogni confine e nostra dabbenaggine come già Saviano ci aveva spiegato in "Gomorra" per la quale ancora qualche stupido e/o ingenuo può credere che sia un fenomeno solo meridionale se non addirittura legato ad un'etnia - nella vita politica, nelle banche, nelle imprese, nelle varie attività della società. Lavorano per la criminalità organizzata il 27% dei calabresi, secondo dati statistici, il 12% dei campani, il 10% dei siciliani, il 2% dei pugliesi, in totale 1 milione e 800mila cittadini italiani sono occupati nella più sana delle aziende italiane. (Me lo spiegavano già a scuola: procura lavoro dove non c'è, casa a chi ne ha bisogno, sicurezza dove non sussiste: una spaventosa società di garanzie al prezzo della vita; ma Falcone diceva che è un fenomeno umano e come tale può essere sconfitto) Le sue fonti economiche sono quelle tradizionali come il traffico di droga e il pizzo, ma si sta specializzando nell'immigrazione clandestina, per esempio e a fronte del dato per cui solo il 4& per certo degli immigrati è regolare. Dove non riesce da sola si associa alle mafie fuori dai nostri confini. Si calcola che in città come Catania e Palermo l'80% dei negozianti paghi il pizzo, il 70% a Reggio Calabria, mentre a Napoli un'impresa su due è sottoposta al racket: praticamente nulla è libero dal suo controllo alla faccia di qualsiasi amministrazione. Sono circa 50.000 le donne ridotte in schiavitù nel nostro Paese e costrette alla prostituzione che frutta ai loro padroni circa 160.000 euro ciascuna in un anno, dati provenienti dalla fondazione Giovanni XXIII; pensiamoci quando parliamo della prostituzione come libera scelta di alcune donne.
Non risente, non ha risentito di crisi. In totale i suoi guadagni coprirebbero il fabbisogno economico di un intero stato delle necessità del nostro, per esempio. Posto che non mi serve a nulla credere di essere al sicuro perchè tanto io vivo al Nord, posto che meno ancora mi serve credermi vicino all'Europa (le organizzazioni depositano i loro capitali nelle banche Oltralpe, - ecco perchè non è solo un problema italiano e solo un male del nostro Sud - coperte da segreto bancario, nei paradisi fiscali e gli stessi rientrano grazie agli scudi fiscali che diventano un boomerang; ce lo hanno spiegato mille volte, ci lavorano sopra magistrati italiani e no. La droga è comprata e venduta a Napoli come a Milano come a Francoforte come a New York, proviene dall'Estremo Oriente, le autorità di quei paesi chiudono un occhio perchè con i soldi della vendita si mantegono dittature e alimentano guerre infinite. Gli immigrati clandestini arrivano, ma si respingono e si prendono più facilmente, a Lampedusa come dal vecchio confine con la Slovenia nelle cisterne vuote di liquidi ma piene di esseri umani dei Tir. Prolificano i centri commerciali nel Nord e in tutta Europa e spesso sono l'investimento nel cemento per ripulire i soldi, farci lavorare dentro giovani con contratto a tempo determinato che sono i nuovi schiavi e devastare l'ambiente e il paesaggio di regioni nelle quali le amministrazioni hanno gioiosamente liberalizzato il commercio) e non posso cambiare pianeta per non vivere immersa come tutti in una situazione simile, non si può rimandare di saperle certe cose, perciò vi segnalo questo libro, non si può rimandare di chiedere come sono costituiti i patrimoni, le ricchezze, le proprietà di chi ci amministra, gestisce l'economia del nostro Paese. Non si può più rimandare di chiedere della limpidezza dei comportamenti di ciascuno dei nostri politici a cui sono affidati le nostre vite di cittadini, l'impeccabilità del loro passato pubblico e privato e dei loro atti, la coerenza dell'impegno nel combattere tutto ciò che ipoteca la nostra vita prim'ancora della nostra democrazia.

Mafia pulita - E.Veltri A. Laudati ed. Longanesi

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