Mia nonna china nel campo era un essere inferiore che qualsiasi maschio, - perchè c'è una differenza fra uomo e maschio, - passasse e avesse voglia poteva prendersi e lei non poteva reagire.. Un buco e basta. Essendo meno di nulla non poteva reagire, nemmeno lo concepiva. Nemmeno poteva dirlo alle altre donne perchè per le altre sarebbe stato guardare la paura e la certezza di non potere difendersi, né proteggersi.
Le sue figlie, mia madre e mia zia, a volte a cena alzavano la testa verso il soffitto quando sentivano bestemmie, grida e rumore di cose che cadevano. Mia zia, che non era più una ragazza ma aveva ancora il "moroso" il quale di mestiere faceva il poliziotto, lo guardava e lui diceva: avrà bevuto. Il giorno dopo zia e mamma guardavano il viso della vicina e quando la sera arrivava il "moroso" di zia e magari lui discutendo alzava la voce, zia sbottava: che ti credi di essere padrone qua dentro! Il nonno ritornava tardi dall'osteria che gestiva e parlavano di quello del piano di sopra. Quella sera gli avevano dato "una man di bianco".
Io, sua nipote, ho dietro di me milioni di donne che con le loro lotte e le loro lacrime, persino vite, di uomini anche, che con la loro genialità mi hanno dato una dignità, mi hanno dato tutti i dirittti di persona uguale e libera. Soprattutto loro mi hanno dato il diritto di dire no, no e basta. Stop. Io mi giro verso le altre donne, ma sempre più spesso io ancora non le trovo, e allora non posso dire loro che attenzione manca poco io sia di nuovo come mia nonna e che ho paura perchè so di non potermi proteggere e di essere sola a difendermi.
Manifestazione Nazionale Contro la Violenza sulle Donne, Roma 24 novembre 2007, ore 14. Sul sito di cui vedete il banner a sinistra della videata, c'è l'appello a cui potete, o meglio dovreste, aderire se credete come lo crediamo noi che la violenza sulla donna sia un Crimine contro l'Umanità e se credete che 14 milioni di donne italiane vittime di almeno una violenza sessuale, famigliare e psichica siano non solo le cifre di una guerra ma soprattutto troppe oltre ogni limite.
4 commenti:
Sì, me la ricordo quella sera :) Ti ringrazio della mail e della segnalazione. Un saluto, Michele
Grazie mille di cuore, diffondilo fra le donne e gli uomini che conosci. Mentre guardavo gli ultimi dati e studi in Internet, ascoltavo Travaglio e lo sentivo dire se il nostro giornalismo italiano serve a qualcosa ossia alla civiltà, alla politica, a noi come persone. Ed una riflessione non la posso non fare: guarda cosa hanno imbastito sulla morte di G. Reggiani. Fossi suo marito li diffiderei di nominarla più parlando di immigrazione, di legge e di ordine pubblico. Non la hanno strumentalizzata, ne hanno fatto scempio oltre quello che ha già subito e dato...niente meno che la vita! La violenza sulle donne è violazione dei diritti umani, tutti, è oppressione. Credere che si tratti solo di libertà sessuale è ideologia; è molto, molto di più. Dobbiamo essere rispettata perchè persone uguali e libere. Questo mi è stato insegnato e prendere tutte le mie responsabilità per i diritti di tutte le altre donne è la "sorellanza" che ho imparato, non ascoltare le faccende private delle mie amiche. L'indifferenza, l'egoismo e l'ignoranza della nostra storia di donne, delle giovani donne è quello che oggi trovo impressionante ed estremammente pericoloso. Ti ringrazio mio caro e vecchio amico :) Un bacio
COMUNICAZIONI DI SERVIZIO
Ulixes, per scelta personale della quale non intendiamo certo chiedere alcuna spiegazione ma possiamo essere rassicurate indipendenti da noi, ha espresso il desiderio di non collaborare più a questo blog. Ringraziandola della sua collaborazione e facendole i migliori auguri di buona fortuna, rimaniamo a sua disposizione qualora desiderasse riprendere in futuro.
Leggo oggi la comunicazione di servizio, e mi dispiace assai.
Tutto il bene possibile Uli, a presto
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