Questa è la meritoria campagna contro l'intolleranza verso l'omosessualità della Regione Toscana, dalla quale però più di qualcuno - io compresa - dissentiamo poichè ripropone, seppure con un buon fine, la teoria del "gene malato". Teoria spaventosamente conosciuta perchè coniata per la prima volta dai medici nazisti, successivamente ripresa e poi assolutamente negata da altri scienziati. Esiste il gene della sessualità e basta. La sessualità, l'omosessualità pure, è un equilibrio di componenti psicologiche, sociali e biologiche. L'omosessualità è una scelta perciò, tanto quanto essere eterosessuali. Chi cerca di impossessarsi del nostro diritto a scegliere, di etero ed omosessuali, di uomini e di donne, lo sa; e più sa che le cose stanno così, più è violento e feroce nella sua intolleranza. L'omosessualità è una scelta alla quale non è possibile rinunciare come si può rinunciare di essere bruni piuttosto che biondi, poichè il nostro orientamente sessuale, che spesso cambia nel corso della nostra vita o è percorso da pulsioni insospettabili, è determinato da ragioni profonde appunto psicologiche, sociali e biologiche. Si attende invece il giorno in cui si libererà la sessualità dalla catena religiosa della procreazione e si comincerà a pensare che l'atto sessuale è una delle più intime, delicate e complesse forme di comunicazione con l'altro che ha lo scopo di condurre gli individui alla loro vera identità e al loro profondo equilibrio. Spettacolo propedeutico a questo non è certo la libertà sessuale indecente alla quale assistiamo, ma non tanto per ragioni morali, quanto perchè anch'essa si rivela una catena di insoddisfazione; non lo è l'espressione new age: l'amore non ha sesso; l'amore ha sesso, corpo, mente, aspirazioni, fragilità e commozioni, un semplice e sacro mistero che ci rende disarmati e disarmanti davanti a chi ci ama, amiamo o potrebbe amarci.
Mario Mieli a chi gli obiettava: allora il/la omosessuale non ha trovato l'uomo/la donna giusta; rispondeva: forse lei non ha trovato l'uomo o la donna giusta.
Omosessualità o no, la specie umana si riprodurrà lo stesso, perchè riprodurci è nei nostri geni tant'è che anche gli/le omosessuali vorrebbero essere padri o madri oppure già lo sono. L'ostacolo alla riproduzione se sarà qualcosa, sarà rappresento dall'incertezza del futuro, dalla mancanza di speranza per noi e chi verrà, dall'impossibilità di scegliere la vita e l'amore piuttosto che la celebrazione continua della morte.
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