Se - la vita è tutto un "se" - non vi farete spaventare dalle 963 pagine, misura a cui noi italiani non siamo abituati, leggerete un libro stupendo, perfetto, violento e dolente pur se il suo protagonista non si pente di alcunchè del suo passato nazista. Se, ovviamente.
Dice Maximilan Aue: cos'è la vita? Mangiare, dormire e durare il più a lungo possibile. A lui, ufficiale nazista per salvarsi dalla persecuzione per la presunta omosessualità, divenuto tale con il "culo pieno di sperma", è successo di subire quella violenza che tutta la vita evitiamo: imparare ad uccidere. Maximilian non ha mai amato - non gliene poteva fregare di meno - nessuno degli uomini con cui è stato, si è tolto una voglia, semplicemente, ma non è un comune vizioso. Maximilan ci racconta i crimini nazisti e il loro orrore dal punto di vista dei perdenti; e che avevamo intuito, qualcuno avesse potuto portare una bambola ad un piccolo ebreo sopravvissuto ad una rappresaglia, è qui una certezza. Maximilian ci racconta la violenza della vita: ucraini nazionalisti che perseguitano ebrei, dopo che sono stati perseguitati da altri russi, in una catena spaventosa. Sul bordo della fossa comune, dice Maximilian, noi facciamo uno sporco lavoro, per loro è la fine di tutto, questa è la differenza. Maximilian è affascinante come tutti i carnefici che diventano vittime, ma non si assolve nè si pente di nulla. Maximilian si chiede come e cosa è? Maximilian ci dice sono uguale a voi per questo tutto può ripetersi, perchè Maximillian è la parte nera di noi. Questo è quanto vi rimarrà dopo averlo terminato: la parte nera di voi. Guardatela; non per questo non avrete pietà delle vittime e sarete meno antinazisti.
Le Benevole sono anche dette le Eumenidi ossia le dee della vendetta, la sua, di Maximilan e sta tutta nell'avvisarci che uno sterminio è dietro all'angolo, si è già realizzato o si sta realizzando in qualche parte del mondo. L'opera storica compiuta dall'autore è encomiabile, la cultura che manifesta notevole. La scrittura e la costruzione sono come un'autopsia, sebbene la scorrevolezza sia compromessa dall'infinità di sigle e di termini sui gradi in cui si articolava la gerarchia nazista. Questa è l'opera prima di J. Littell.
Le Benevole - Jonathan Littell ed. Einaudi
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