lunedì 13 giugno 2016

Orlando, giugno 2016 perché?



Perché a me pare che tutto sia diverso sfogliando le news online e leggendo i commenti?  
Quella lontana Florida dei film e delle serie televisive con le spiagge e le palme, le camice a fiori e i pensionati che si danno alla pazza gioia, è dall’altra parte del mondo. Non è Parigi o Bruxelles. Come quando bombardano Bagdad. Così imparo che non è una questione di beduini i quali possono essere bombardati a piacere da politici senza scrupoli, bensì una questione di emisferi e chilometri.Siamo diventati così: indifferenti quasi a ciò che non ci colpisce direttamente; perchè, dopo secoli di progresso, nel secolo che ci trasporta in ogni luogo e ci porta ogni cosa, non siamo migliori?
Perché è successo in un club gay e la memoria collettiva va alle immagini di Cruising il film con Al Pacino e molti altri film e libri che hanno raccontato un aspetto della realtà omosessuale. Ecco l'imbarazzo, l'esitazione del giornalista che prima di ritrovo e dopo una millesimale pausa aggiunge gay; eppure sto ascoltando il reportage di un esperto comunicatore, direttore di testata giornalista, perchè è così goffo cercando di definire un locale nel quale gli individui si divertivano? Mi serve a confermare un’osservazione ossia che alla promiscuità eterosessuale maschile ci si passa sopra, quasi è un merito e un vanto ma quella omosessuale no, e se è femminile è peggio ancora.
Perché a nessuno passa per la testa che forse la famiglia del terrorista la butta sull’omofobia poichè gli conviene negli Stati Uniti di oggi, mutati per sempre dall’attentato alle Torri Gemelle, così da evitare lo spettro dell'estremismo islamista se non vogliono finire in un mare di guai più grande di quello in cui già sono.
Perché si parla della facilità di acquistare armi negli Stati Uniti, innegabile per altro, e non si dice che acquistate facilmente oppure no è stata una carneficina; quasi che se fosse più difficile possedere un’arma negli Stati Uniti non sarebbe successo alcunché.
Ballavano come i ragazzi del Bataclan, bevevano, forse avrebbero o avevano già fatto qualcosa d’altro che non ci piace e sul quale daremmo un giudizio morale molto severo, come avremmo potuto fare per i nostri ragazzi di Parigi. Forse come fra i ragazzi nel Bataclan, c’era qualcuno di origine mediorientale, forse qualcuno era in vacanza, certamente come i giovani del Bataclan si divertivano il sabato sera dopo una settimana di studio o lavoro. Celebravano la vita. Così come noi l'abbiamo pensata e la vogliamo.
Dunque è tutto uguale, eppure è diverso. Non proteggere o tradire i diritti e le libertà delle categorie più esposte della nostra società, che stasera sono quegli omosessuali in quel club della Florida ma sono, nel nostro Paese, anche le donne costrette al matrimonio e poi assassinate perché si sono ribellate, è tradire i nostri valori a causa dei quali veniamo colpiti così che l’attacco quasi acquista una ragione e il ferirci, colpendo i giovani come accadde al Bataclan, diventa qualcosa che ci meritiamo se il solo scriverlo non sembrasse una follia. Come invece non è una follia ciò che è accaduto in Florida; troppo facile buttarla a questo modo.

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