venerdì 26 febbraio 2016

Contronatura, Alfano forse?

Il primo utero in affitto, scusate l'espressione, che mi viene in mente è scritto proprio nella Bibbia: Sara che è sterile e ha 75 anni dà in moglie la schiava Agar al marito perchè partorisca per lei un figlio il quale sarà poi battezzato Ismaele. Sarà l'ha fatta grossa: in natura una donna di 75 anni non diventa madre, è appunto contronatura. Non solo, adopera il corpo di Agar che è una schiava e quindi una sua proprietà per i suoi interessi; e come se ciò non bastasse, il concepimento del bimbo, che a questo punto diventa poco più di un oggetto volendo ragionare come si ragiona in questi giorni, non avviene senza alcun contatto ma carnalmente. A farlo leggere al paladino dell'antropologia, della dignità delle donne bla bla bla che è il nostro ministro Alfano e tutti i suoi seguaci gli prende un coccolone. Ma. essendo pio e devoto, il ministro e i suoi seguaci dovrebbero ben conoscere questa storia. Se non la conoscono, escludendo un caso di amnesia a questo punto endemico, quello che si evince è che si tratta di ipocrisia.
Dalla Garzanti Lingustica contronatura è: . qualità o complesso di qualità che una cosa possiede naturalmente; specie, tipo, genere, caratteristica: la natura delle cose, delle circostanze; un problema di altra natura; questioni di natura privata.
A partire dalla storia di Sara, i figli venuti al mondo contronatura sono migliaia, appunto dalla notte dei tempi. Alla stessa maniera le coppie di genitori divenuti tali contronatura altrettanti.
Il ministro, e i suoi seguaci, non sa o piuttosto non vuole sapere che sono in maggioranza coppie eterosessuali a chiedere la maternità surrogata; se la propaganda di questi tempi non fosse quella che è su questo argomento, ne saremmo tutti più consci. Così come sapremmo che, anche qui in Italia, si dava un figlio a una coppia o parenti che non potevano concepirne; personalmente conosco individui il cui destino di neonati è stato questo. A tuttoggi, nelle zone più povere del mondo, i genitori di famiglie numerose vendono i loro figli. Ma nessuno è sfiorato da alcun fervore morale e antropologico sebbene si tratti di atti contronatura se abbiamo appena detto che la Natura aveva deciso la sterilità di quella unione eppure quei genitori le si sono opposte.
Diciamo piuttosto che si tratta di bigottismo. Del solito: dappertutto ma non nel mio giardino. Anche di razzismo perchè se a fare ciò sono quattro neri del Sud del mondo, chi se ne importa del neonato e del corpo delle donne, mica sono donne e neonati quelli! Diciamo che si tratta di omofobia e non del rispetto del destino e delle vite dei già nati 500 e più bambini concepiti con la maternità surrogata. Diciamo che non ce ne importa un fico secco del corpo delle donne ma lo consideriamo ancora qualcosa di cui disporre secondo il nostro bigottismo e paure, ignorando che ci sono maternità surrogate in cui le donne coinvolte lo fanno assolutamente per libera scelta, perciò vogliamo disporre anche della loro libertà di scegliere, perchè disponiamo di loro. Come disponiamo dei padri di questi bambini che a questo punto consideriamo poco più di animali i quali non hanno avuto alcun problema a sapere che il loro figlio è nato dal corpo non della loro moglie o compagna, poichè è evidente sono inseminatori pazzi e senz'anima. Ah è ovvio che i maschi omosessuali divenuti padri in questo modo non si sono fatti alcuno scrupolo, perchè si sa odiano le donne.
La miseria umana e la ferocia del pregiudizio e del bigottismo che in questi mesi abbiamo visto è stata scioccante, di una violenza indicibile. Ne fanno le spese i bambini, i più deboli come sempre, ma zitti: si è solo voluto garantire loro un padre e una madre come Natura comanda. Che ci importa se alcuni padri e madri li picchiamo e li maltrattano, e un giorno dovessero sapere che i loro figli sono omosessuali li rinnegano, sono figli in una coppia composta da un maschio e una femmina.
Il nostro Presidente del Consiglio neanche fosse la scrittrice di romanzi rosa ha twittato: ha vinto l'amore. Ma quale amore! E perchè l'amore? L'amore non deve vincere una legge, l'amore qualsiasi esso sia è un fatto privato. Doveva invece vincere il diritto degli individui e la competenza della politica che pone insieme e regola l'evidenza e le necessità dei suoi cittadini. Ma se un ministro della Repubblica parla di contronatura non solo dice una capronata ma soprattutto non ci sarà legge che sia una vittoria e sconfigga, cambiando la cultura di un intero popolo, l'omofobia che marchia la vita di parte dei cittadini di cui è ministro.
Tant'è che mi viene da dire: forse qualcosa di contronatura anche qui c'è.
Proseguendo con i contro, potrei dire: è controvoglia che mi metto a ragionare con i bigotti e gli ipocriti ma non lo dico seriamente come il ministro non voleva dire seriamente contronatura.

1 commento:

Unknown ha detto...

Questo post mi suggerisce di chiederti se hai visto il film di Risi "Una famiglia"..e in caso cosa ne hai pensato. Un saluto