e al Presidente Giorgio Napolitano. Qui potete leggere il comunicato della Presidenza della Repubblica
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Il varo del decreto suscita quello che tutti, o per lo meno la maggior parte, credeva impossibile ossia una guerra fra istituzioni e poteri. Le successive dichiarazioni e commenti del Presidente del Consiglio mettono spavento - una legge come quella sul testamento biologico in due giorni, cambio della Costituzione, Eluana potrebbe avere dei figli - come spavento mette questo Vaticano.
E' uno schiaffo al Presidente Napolitano che con tutta la serietà e l'equilibrio di un presidente della repubblica quale è non l'ha firmata, ma prima ancora ha cercato nella sua lettera al Governo - chissà perchè mai letta alla Camera quando si trattava di una comunicazione fra Presidente e CdM? - di evitare uno scontro fra le istituzioni e ancora prima aveva detto che non si tratta di eutanasia. L'attacco non è solo al Presidente Napolitano, che è garante della Costituzione e aveva già richiamato il governo sull'uso troppo frequente della decretazione d'urgenza - ulteriormente inamissibile in questo caso perchè si tratta di un decreto contra personam - ottenendo l'effetto di saltare la discussione indispensabile nelle Camere, ma soprattutto ad una sentenza della Corte di Cassazione andata in giudicato e dunque inoppugnabile. Questo sistema di pesi e contrappesi fra potere esecutivo, potere giudiziario e legislativo garantisce il funzionamento di una democrazia. Con esso la Carta Costituzionale garantisce principi non negoziabili da nessun governo di qualsiasi bandiera esso sia. Un disegno di legge avrebbe la medesima incostituzionalità a meno che non si vada a confutare il dirittto inviolabile e non negoziabile di rifiutare cure e trattamenti, diritto garantito dalla Costituzione che così riconosce la libertà individuale, un corpo e una vita che è solo della persona, tutelandola come bene supremo. Non oso immaginare cosa possano inventarsi per aggirare il tutto e in buona sostanza violare i dirittti fondamentali di ogni cittadino di una democrazia laica e illuminata; certamente farà felice il Vaticano.
Malati agli stadi terminali, per malattie croniche o gravissimi traumi, il buon Dio se li sarebbe già presi accanto a sè se non fosse intervenuto l'uomo con la sua scienza, mi piacerebbe che un teologo un giorno mi desse una risposta a questo. E' evidente, ma lo era già stato prima, che non siamo culturalmente preparati ai cambiamenti che il progresso medico e tecnologico compie nelle nostre vite. Ancora di più è evidente, dopo tutto quanto abbiamo sentito in questi giorni, che chi si appresta a legiferare non sa con competenza su cosa ragiona e non accetta la consulenza di chi ha passato una vita a cercare di capire cosa ci accade in quel momento. Se lo avessero fatto li avrebbero sentiti dire che non sanno precisamente cosa, dunque tutto si riconduce alla necessità di una decisione individuale attraverso il testamento biologico. Personalmente io credo che si dovrebbe introdurre il concetto e la cultura di dover scegliere su questi temi, non è possibile non pronunciarsi. Al momento in cui si sceglie il medico di base si dovrebbe scegliere se si sarà o no donatori di organi, quali sono le nostre disposizioni nel caso in cui non si fosse più capaci di esprimerle. La politica che non coltivasse interessi e convenienze dovrebbe dare, avrebbe già dovuto dare, risposta a questo. Un elettorato che non fosse distratto da altri problemi avrebbe dovuto e dovrà fare attenzione a chi saprà dargli una risposta su questi temi. In Italia vige la scaramanzia, ma anche questo come il costo del denaro e la sicurezza delle strade costituisce il valore e la qualità della nostra vita.
Il fatto che comunque il decreto sia stato varato induce inoltre a pensare ad uno scarica barile: la colpa sia sua, ho fatto il mio, lo sappiano non solo i miei elettori cattolici, ma anche il Vaticano il cui intervento è non solo da loro ammesso, ma soprattutto un'ingerenza nel funzionamento del nostro Stato che si associa a quella della politica - tardiva ed arrogante - nella vicenda privata della famiglia Englaro al centro di un calvario senza alcuna pietas.
Crea un precedente gravissimo. Ha ragione di Pietro: la prossima volta che una sentenza della Cassazione non ci piacerà magari perchè ci tocca direttamente oppure colpisce qualche nostro amico, faremo un decreto per annullarla. Una cosa inaudita, mai verificatesi prima.
E soprattutto essere arrivati a questo punto svela una volta per tutte che si tratta di una questione meramente politica, di convenienza politica. Non contano Eluana e suo padre, non contano i nostri 3000 concittadini e le loro famiglie nelle stesse condizioni di Eluana e della di lei famiglia, non conta la libertà individuale. Sotto questi auspici la legge sul testamento biologico sarà una legge che ci dirà come e quando dobbiamo morire, a null'altro dobbiamo aspirare in quanto sudditi e non più cittadini di uno Stato di diritto.
Si rimane attoniti davanti al silenzio e l'inattività dell'opposizione, non si può tacerlo. E poi viene da chiedersi se siamo consapevoli di cosa ci sta accadendo: qualche mese fa il Lodo Alfano, ieri il varo di una legge disumana e pericolosa sulla sicurezza che autorizza l'odio e la persecuzione e non ci metterà al sicuro da alcunchè, oggi questo. Certa informazione sul caso Englaro che è stata demenziale e feroce nella mancanza di decenza e di pietà, non ha esitato a cavalcare la paura e l'ignoranza, facendone non un dibattito scientifico ed etico ma uno scontro ideologico. In questo modo qualche secolo fa scoppiavano le guerre di religione.
Occorre che il Paese ritrovi una coscienza, siamo ad un passo da un tunnel di inciviltà e di degrado. La domanda è se questo parta dal basso o dall'alto? La risposta sarà la cifra del nostro futuro di cittadini liberi e consapevoli.
Scrive oggi il prof. Stefano Rodotà
Vi linko alcuni siti presso i quali è stata attivata una raccolta di adesioni in solidarietà e sostegno civile al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e alla democrazia del nostro Stato
Associazione Libertà e Giustizia
L'Unità on line
Micromega
2 commenti:
Avanzano alla ricerca del potere assoluto, compreso quello sulle nostre vite, e lo fanno sulla pelle di Eluana e sulla tragedia di una famiglia. Il Vaticano non poteva sperare in meglio. Ciao mia Regina, ti vedo in gran forma Laura
Dobbiamo reagire, resistere, come dice Rodotà non tacere ed intervenire: lo Stato è dei cittadini non dei suoi amministratori che ne sono solo i rappresentanti.
La legge sul testamento biologico che intendo varare farà della malattia di altre persone un calvario senza fine, crudele e insensato. Devasterà ulteriormente la libertà di Eluana e della sua famiglia, sarà una violenza folle che non ha nulla a che fare nè con la pietas nè con la ragione. La legge di cui è prossimo il varo è frutto di una teocrazia che costringerà chi si ammalerà gravemente ed in modo irreversibile a morire nel dolore e senza dignità alcuna. Tutto questo per vergnognose, disgustose ragioni politiche che suscitano uno schifo senza fine tanto che pare di sporcarsi della stessa ignominosia ferocia e vergogna soltanto a scriverne e parlarne.
Come mi scrisse un amico qualche tempo fa: resistere, resistere, resistere in nome della libertà di scelta e di pensiero. Ciao Laura grazie della vista
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