Vi segnalo di aver introdotto - lo potete vedere a sinistra della videata - il link che riconduce al sito la Repubblica presso il quale è a disposizione una petizione di 100 costituzionalisti e studiosi di diritto contro appunto la norma blocca processi e il lodo Alfano.
Porterebbero a diverse cose cose queste iniziative legislative: l'immunità per le quattro più alte cariche dello stato, compreso il premier Berlusconi, per tutto la durata del loro mandato. Il Csm ha già definito inconstituzionale la norma blocca processi e l'ha dunque bocciata; ma anche noi comuni cittadini troviamo difficile comprendere come in un Paese dove vige l'obbligatorietà dell'azione penale, si possa procedere ad un blocco. Al governo vigente non piacendo la sentenza del Csm, cosa è venuto in mente come nel suo stile? Chiedere le dimissioni dell'onorevole Mancino, ovvio. Il lodo Alfano punta di fatto, dicono i costituzionalisti autori della petizione, a reintrodurre l'immunità per i reati comuni commessi dalle quattro più alte cariche dello Stato; non tanto per quelli che potrebbero commettere nell'espletare le loro funzioni, aggiungo io. Ecco da qui la definizione di legge "salva premier" che prevedevamo prima o poi ci sarebbe stata, ma confidavamo su un minimo di pudore considerate le condizioni e le necessità del Paese in questo momento.
Per l'emendamento blocca processi invece non si ravvede la straordinaria necesssità ed urgenza, dicono gli studiosi, richiesta invece dall'articolo 77 della Costituzione. Non si capisce perchè quelli precedenti alla data del 30 giugno 2002 e meno ancora si riesce a porre la norma in una logica che non si scontri con l'obbligatorietà dell'azione penale. Aggiungono i costituzionalisti che una così generale sospensione, alla scadenza della stessa porterebbe effetti devastanti allo stato della Giustizia italiana già di per sè gravissimo, sovraccaricandola ulteriormente.
Ogni cittadino, ricordo, è uguale davanti alla legge, senza alcuna distinzione, secondo i dettami della nostra Costituzione.
Il libro inchiesta"La deriva" dei giornalisti Stella e Rizzo edito da Rizzoli si conclude informandoci di una leggina, che non ha indignato nè Prodi e nè Berlusconi e nè altri, che consente sconti fiscali a chi abbia effettuato una donazione ai partiti 51 volte superiore di quella di cui potrebbe usufruire chi ha fatto una donazione ai bambini malati, alle terre d'Africa devastate dalle carestie o dalle lotte tribali ecc.. Sì questa è la nostra deriva che non solo non ha decenza e cervello, ma non ha legalità, decoro, senso dello Stato e non del potere. Così noi allegramente scivoliamo tra una mazzata agli immigrati che ci sollevano i conti dell'Inps e le veline, tra i giovani senza lavoro e il Pil che non cresce, terribilmente preoccupati dell'immunità delle quattro più alte cariche dello Stato, fra cui il premier Silvio Berlusconi.
Vi elenco, inoltre, i reati con pene inferiori ai 10anni interessati dal blocca-processi. Così parlando di legalità in questo Paese che di associazione per delinquere, bancarotte e corruzioni giudiziare ne subisce e ha subito qualche episodio, per non dire dell'immigrazione clandestina dopo la tanto invocata tolleranza zero o del traffico dei rifiuti che ha ridotto la Campania nello stato in cui si trova oppure di quegli ubriachi che stendono chi attraversa sulle strisce ed infine la giustizia per le donne con il processo per stupro e violenza sessuale oltre alla violenza privata ossia quella nell'ambito famigliare, infine i bambini con la detenzione di materiale pedopornografico.
- aborto clandestino
- abuso d’ufficio
- adulterazione di sostanze alimentari
- associazione per delinquere
- bancarotta fraudolenta
- calunnia
- circonvenzione di incapace
- corruzione
- corruzione giudiziaria
- detenzione di documenti falsi per l’espatrio
- detenzione di materiale pedo-pornografico
- estorsione
- falsificazione di documenti pubblici
- frodi fiscali
- furto con strappo
- furto in appartamento
- immigrazione clandestina
- incendio e incendio boschivo
- intercettazioni illecite
- maltrattamenti in famiglia
- molestie
- omicidio colposo per colpa medica
- omicidio colposo per norme sulla circolazione stradale vietata
- peculato
- porto e detenzione di armi anche clandestine
- rapina
- reati informatici
- ricettazione
- rivelazioni di segreti d’ufficio
- sequestro di persona
- sfruttamento della prostituzione
- somministrazione di reati pericolosi
- stupro e violenza sessuale
- traffico di rifiuti
- truffa alla Comunità Europea
- usura
- vendita di prodotti con marchi contraffatti
- violenza privata
La lista dei processi che, per fortuna o per disgrazia, non si faranno o verranno bloccati è lunghissima; ma non giova nè all'efficienza della giustizia, nè tanto meno alla Legalità senza la quale non sussiste democrazia e libertà. Viene da chiedersi a chi giova? E noi cittadini cosa speriamo, cosa pensiamo, in cosa crediamo, cosa rispettiamo quando decidiamo di non fare nulla?
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