domenica 10 novembre 2013

Le Cose Cambiano





 Le Cose Cambiano


Vorrei presentare un progetto relativamente recente per l'Italia: Le Cose Cambiano. Del progetto oltre che il sito, raggiungibile cliccando sul link, esiste anche il libro in formato ebook e cartaceo.
L'iniziativa proviene dagli Stati Uniti dove Dan Savage e Terry Miller hanno dato vita al sito It Gets Better.
Negli Stati Uniti, come da noi e in tutto il mondo, c'erano e ci sono numerosi suicidi di adolescenti omosessuali, Dan Savage ha voluto qualche anno fa,  fare qualcosa per questo problema del quale non possiamo disinteressarci. Prima con un video su Youtube, poi con il sito ha pensato di raccogliere il coming out e il racconto delle storie delle persone omosessuali la cui qualità della vita è migliorata nel tempo attraverso video autorealizzati che è possibile caricare sul sito; nel nostro caso sul sito italiano. Sono presenti video anche di solidarietà da altre personalità.
Serve fare alcune osservazioni.
La prima è che con questo progetto si apre finalmente una porta di solidarietà degli omosessuali più grandi per età verso quelli più giovani. Questo gesto di solidarietà doveroso è stato sempre bloccato dall'ipotesi di accuse infamanti quali quelle di pedofilia, per esempio.
La seconda è che un adolescente omosessuale non ha sempre nella famiglia d'origine quel rifugio e quel sostegno che tutti i giovani dovrebbero avere nelle loro famiglie, poichè non tutti i genitori reagiscono al coming out del figlio/a in maniera positiva; e, qualora  questo accada, la famiglia d'origine eterosessuale non è per quanto cerchino di fare alcuni genitori particolarmenti intelligenti e sensibili il luogo in cui trovare un riscontro preciso ai loro disagi, per ovvie ragioni.
La terza osservazione è che nel nostro paese bigotto abbiamo infinitamente meno personalità politiche, artistiche, intellettuali pubblicamente dichiaratasi omosessuali le quali possano con la loro presenza contribuire ad un clima culturale e sociale  totalmente diverso da quello in cui siamo immersi.
La quarta ci viene spiegata dal libro stesso ossia noi definiamo bullismo il gesto violento eclatante, ma anche il dileggio, lo sguardo derisorio innanzi a coppie omosessuali che si baciano in pubblico e via dicendo sono una sottile ma non meno offensiva e destabilizzante forma di bullismo alla quale le persone omossesuali adulte sanno certamente, o almeno si spera, reagire con maggiore efficacia rispetto ad un adolescente.
Ma l'adolescenza è, come tutti i tempi della nostra vita, irripetibile e non si capisce perchè si debba consentire un tale malessere, fino al suicidio, che privi gli omosessuali adolescenti del loro tempo stupendo, confuso, indeciso e ultrasensibile ma anche spensierato, ancora ingenuo, sicuramente fiducioso come appunto è il tempo dell'adolescenza.
Io stessa non la posso ricordare  per quanto riguarda la mia scelta affettiva e sessuale come un periodo della mia vita spensierato,  alla soglia dei cinquantanni questo mi dispiace molto, sebbene sappia di essere stata enormemente fortunata rispetto alle esperienze sperimentate dagli adolescenti della mia generazione.
Nel segnalarvi dunque il sito vorrei invitarvi a sostenere il progetto attraverso l'acquisto nel libro. Se volete o potete caricate sul sito italiano un breve video realizzato da voi il quale possa, attraverso il racconto della vostra storia o le vostre riflessioni, dare sostegno e fiducia agli adolescenti omosessuali. Le cose cambiano, dopo un pò di anni, basta resistere e se non cambiano in maniera straordinaria certamente saranno cresciuti e diventati più forti, più capaci, più creativi da sapere come dice Jeanette Winterson nella sua autobiografia cercare sempre la felicità, non  necessariamente essere felici, ma cercare sempre la felicità.
Noi più grandi abbiamo il dovere morale di aiutarli e preparare loro una società meno omofoba. A ciascuno il suo compito.

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