mercoledì 20 febbraio 2008

L'amore ai tempi della monnezza



Ogni tanto mi succede. Diciamo un paio di volte l'anno, e ogni volta mi suona come un campanello d'allarme.
Mi sveglio di notte con un leggero risentimento al braccio sinistro. Cerco di muoverlo, e non si muove. Arriva l'ordine dal cervello, ma nisba, nessun movimento.
Allora lo cerco con la mano destra, lo cerco dove penso che lui sia, cioè a fianco del torace, lungo il tronco. E non lo trovo.
Panico.
Risalgo con la mano verso la spalla sinistra e scopro che il braccio sinistro è ripiegato, intorpidito e mi incornicia la testa. Lo devo proprio prendere, sollevare dal cuscino e rimetterlo lungo il corpo.
Allora il sangue ricomincia a fluire nell'arto addormentato, e sento come se ci stessero camminando sopra migliaia e migliaia di formiche.
Tutto ciò accade al buio, dura al massimo un minuto, ma è un minuto allucinante.
Ecco, l'amore al tempo della monnezza è così.
Qualcosa che dev'essere ricondotta al normale fluire delle cose, che fa capire quanto ho lasciato inopinatamente addormentare e che invece, perché io funzioni, deve essere risvegliato a suon di spilli.
Sogni d'oro.

sabato 9 febbraio 2008

No all'antisemitismo

Noi accogliamo l'invito che gira in questi giorni in Rete e dimostriamo il nostro assoluto rifiuto della discriminazione, in questo caso dell'antisemitismo. Non ci sono spiegazioni di alcun genere, alcuna spiegazione storica, religiosa, politica, nulla di nulla che regga: no e basta!
Questa inziativa è di Articolo 21, del quale abbiamo linkato il sito, e speriamo che sia accolto da molti altri in questo nostro Paese nel quale l'antisemitismo in realtà non è mai scomparso. Perchè questo Paese è quello delle leggi razziali, questo Paese è il giardino del Papa e una linea bianca lo divide dal centro della Chiesa Cattolica che appena 40anni fa attraverso Paolo VI affermò come non fosse attribuile alcunchè al popolo ebraico riguardo alla crocifissione di Cristo; perciò noi della Rete italiana dobbiamo fare di più, ripetere più forte, con più tenacia e convinzione che attenzione il razzismo è sempre in agguato, nel frattempo striscia, si camuffa nel negazionismo, si scusa in una goliardata, si giustifica in una battuta, si comunica dove c'è una voce sola, si legittima dove non c'è scelta, è sempre pronto a farsi riconoscere perchè è il pensiero facile come risposta a situazioni complesse, è la prima cosa che viene in mente quando si perde la capacità di capire e l'essere umano sceglie sempre le cose più facili, purtroppo le peggiori.
Nel contempo non ci può sfuggire un collegamento tra questa nuova vergogna e il clima politico e intellettuale del nostro Paese negli ultimi 15anni, così come con il suo recente imbarbarimento che dovrebbe allarmare chiunque, di qualsiasi schieramento, destra, sinistra o centro che sia.