Dunque, nessuna donna che per esempio interrompa la gravidanza di un feto portatore di gravissime anomalie lo fa con la soddisfazione di un’assassina, ma è devastata dall’aver generato con il suo partner un essere non perfetto, è terrorizzata di essere portatrice di chissà quale tare che non gli consentirà mai la gioia della maternità serena di un’altra donna, si chiede se sia il compagno ad avere un gene così, compagno che ama e si chiede quanto questo possa influire sulla sua vita di coppia, come madre si chiede quale vita spetterà al nascituro – e non è che sia bello, ricco e perfetto quello che si chiede, ma se sarà amato, se avrà dignità, se capirà, se farà tutta la sua vita che gli è stata donata. La faccia nelle acciaierie ThyssenKrupp o sulla passerella delle veline, non ha importanza, quello che si chiede è se avrà la gioia di essere vivo per quanto la vita gli non risparmierà sofferenze o se la maledirà per essere nato. Non sono poche le coppie che sono andate a pezzi davanti a questo. Nessuna donna abortisce serena il figlio di una violenza per quanto odi l’autore della stessa, perché è parte di lei. A questo proposito, papa Ratzinger ci spiega che quando il seme di un uomo è in una donna, è volere di Dio. E’ volere di Dio anche la stessa violenza Santo Padre?
Insomma questa bella compagnia non ci fa ragionare su quanto da tempo le donne hanno compreso con il cuore, per quanto hanno tanto combattuto ossia per la legge 194. Una specie evoluta come la nostra non può non ragionare sull’aborto che ha portato alla morte troppe donne grazie all’aiuto clandestino di qualche mammana, dei decotti al prezzemolo, dei farmaci presi in dosi massiccie per procurare un emorragia. L’aborto, noi lo sappiamo, è meglio prevenirlo a mezzo della contraccezione e dell’educazione sessuale. All’articolo primo la legge 194 pone proprio la procreazione consapevole, consapevolezza che deve riguardare uomini e donne. Una procreazione consapevole passa appunto per l’educazione sessuale e contraccettiva. Se le statistiche ci dicono che
Se le statistiche ci dicono che ad interrompere la gravidanza sono per lo più donne single, di scarsa scolarizzazione e disoccupate, si evidenzia lo stesso fallimento questa volta dello Stato e della società in toto che anche
Una considerazione da credente seppure non di confessione cattolica. Ai miei tempi l’ora di religione era obbligatoria e l’insegnante laica che avevo ci spiegava l’importanza del cristianesimo nella storia dell’uomo e della donna. La figura della donna, lo si legge infatti nei Vangeli, cambiò grazie ad esso: gli fu attribuito rispetto, scelta, dignità che non si conosceva prima. E’ nel corpo di una donna che fu messa la vita di Gesù perché nascesse e ci salvasse tutti o, come credo io, ci aprisse gli occhi all’onestà, alla pietà. Affidare
Come tutti leggo della mancata visita di Benedetto XVI alla Sapienza. Ieri sera S. Rodotà, il quale non ha firmato il documento dei professori, diceva che questo è stato un evento mediatico mal gestito finito ancora peggio. Io credo abbia ragione. Non si capisce perchè ai professori e agli studenti non sia riconosciuto lo stesso diritto senza biasimo che sarebbe stato riconosciuto al Pontefice. Papa Ratzinger doveva parlare alla Sapienza, proprio perchè università è luogo del sapere universale come eccelso intellettuale e teologo, se appunto il Rettore che lo ha invitato non fosse andato a cercare così visibilità mediatica, rendendo in tempi molto delicati nei rapporti fra Stato e Chiesa la sua presenza ben altra cosa. A fronte delle legittime contestazioni il Papa ha fatto bene a non andare, per quanto invitati non si va in una famiglia dove la propria presenza è causa di separazioni. Non ci vedo alcuna morte della democrazia. Non si doveva arrivare a questo spettacolo, questo sì. Finiremo sulle tv di tutto il mondo perchè abbiamo dovuto aspettare l'estremo per dire no e questo giorno sarà ricordato come storico per le stesse ragioni, ma non perchè questo Paese sia diventato ignorante e decaduto. A farlo decadere sono tutti colori che oggi danno degli asini ai professori che hanno dissentito sulla decisione del Rettore e del Senato Accademico. Come dicevamo con Loggino, se i laici non reagiscono al troppo frequente ingresso a gamba tesa della Chiesa Cattolica del pontificato Ratzinger nella gestione del nostro Stato, è ovvio che quel vuoto è discutibilmente colmato dall'impulsività di pochi. Anche Woityla fu ospite della Sapienza, ma non successe nulla di simile.
8 commenti:
Ho ascoltato anch'io ieri sera Rodotà che ha chiesto a questo governo due leggi a costo zero, quella sulle unioni di fatto e quella sul testamento biologico.
Oggi Ruini chiama domenica tutti i fedeli a raccolta e dice che Ratzinger ci teneva molto a questa visita, perchè dalla Sapienza si sarebbe irradiato un discorso a tutte le università italiane magari divieti a ricercare sulle cellule e gli embrioni, a ragionare di laicità ecc. ecc. Bravi i professori e gli studenti della Sapienza. Ciao mia Regina un abbraccio Dani
Eh già Dani. Piano piano...per Wojtyla non accadde perchè - in questo blog Bartle in "Le chiese e gli ombrelli" lo spiega meglio di me - era una figura spirituale. Discutibile politicamente come quando apparve con Pinochet sul balcone, ma non c'era dubbio sul suo carisma, sull'empatia della sua spiritualità, persino durante la malattia e poi la morte.
Ratzinger è un professore, uno dei più grandi teologi del nostro tempo che riporta indietro la Chiesa, non ha la stessa figura spirituale del suo predecessore anche per chi credente non è. Per molte ragioni, principalmente per il suo affondare verdetti inappellabili nella scienza - come hanno capito alla Sapienza - e nella vita di chi credente non è.
Doveva essere ascoltato come grande intellettuale e teologo,tuttavia. Ma dopo Ratisbona, i gay che minano la pace, il degrado di Roma, il processo di Galileo, l'aborto e le donne, tutto il resto, il dubbio è legittimo e la scelta dei professore della Sapienza un loro diritto come per papa Ratzinger quello di parlare.
Che la laicità sia un'altra cosa è fuor di dubbio, ma agli estremi estremi rimedi. E'stato un evento mediatico gestito male e finito peggio, nulla di più.
Onde evitare possibili errori vi linko la pagina dell'Osservatorio Romano ove è leggibile il testo della Lectio Magistralis che il Papa avrebbe tenuto.
www.vatican.va/news_services/or/or_quo/text.html#1
Questo è il link per la lettera del professor Cini al Rettore dell'Università la Sapienza:
www.aprileonline.info/5852/la-lettera-di-marcello-cini
Penso che tempi bui abbiano ancora venire, che si sia innescato un viaggio a ritroso nel tempo (soprattutto grazie alla Chiesa di oggi) e che ci ritroveremo nuovamente nel medioevo... pare una battuta, ma fa paura...
Sì Circe lo penso anch'io e penso che le donne non partecipino abbastanza. Non è questione di femminismo, ma di consapevolezza che qualcuno sta ancora e di nuovo cercando di porci in svantaggio: questo non ha nè colore politico e neppure ideologia.
Grande responsabilità la sta dimostrando il pontificato Ratzinger ed esse saranno ancora di più se per ragioni politiche prive di ogni serietà e onestà intellettuale personaggi come Ferrara le cavalcheranno senza esitare a mettere sullo stesso livello pena di morte e aborto usando lo stesso termine: moratoria. Alla faccia di ogni manipolazione mediatica.
Gentili Signore abbiamo una nuova collaboratrice: Attimo. Ti auguro io anome di tutte il benvenuto e ti ringrazio di averci scelto. Scrivi quello che vuoi, quando vuoi...siamo curiose ma non pressanti. Speriamo ti piaccia e ti diverta. Benvenuta
La laicità dello stato è “sacra” quanto è “sacro” il diritto di professione di ogni credo e autodeterminazione della vita, dalla nascità fino alla morte e chi amare e sposare (volendo) nel mezzo.
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