La domanda è: la Rete così come è oggi comunica qualcosa?
Il pc, portatile oppure da scrivania, precisamente nella figura della Rete, è il focolare del 21esimo secolo come tempo addietro lo è stata la televisione. In Italia il fenomeno è meno riscontrato perchè connessione veloce e pc non sono diffusi e usati al livello degli altri stati europei, degli Stati Uniti, ma si riscontra sempre più spesso un comportamento: amici riunitisi per una cena, la concludono chiedendosi cosa dice Wikipedia di un termine, di un fatto, di un personaggio storico oppure d'attualità. Molti tornano a casaneanche dentro dalla porta accendono il pc per controllare la posta, vedere cosa si dice in quel forum, controllare chi ha commentato il blog, scorrere velocemente le ultim'ora pensate proprio per questo. Famiglie si trovano intorno alla scrivania, il mouse lo tiene papà ome teneva il telecomando, per vedere, per leggere, per navigare semplicemente.
Ma la comunicazione attraverso la Rete non solo è libera in tutti i sensi, pure quello deleterio e si naviga pazientemente in un mare di sciocchezze e di follie che esasperano, se si cerca un informazione utile, bensì costringe inevitabilmente a comunicare in un certo modo. Breve, perciò incompleto nei migliori dei casi quando non proprio lacunoso; conciso, quindi privo di qualsiasi commento e rimando ad altri punti di vista; lessicalmente spettacolare al punto da essersi inventata un suo lessico e una sua ortografia poichè devi considerare chi leggerà; più che semplificare si rischia di banalizzare, dunque tutto si appiattisce.
D'altra parte, un video non è un libro letto e aperto quando vuoi, non è un giornale da leggere al bagno. Nessuno se ne sta ore a leggere tutte le pagine di un singolo sito, la maggior parte si trattiene sulle sintesi delle home page, infatti i siti delle agenzie stampa informative o controinformative sono quelli più frequentati. Tuttavia la notizia d'agenzia è utile e va bene per una veloce conoscenza di cosa è accaduto, ma tutte le notizie importanti necessitano di un approfondimento poichè senza di esso sono comunicati. La guerra in questo modo è un videogame, i monaci della Birmania tizi travestiti di rosso, il buco dell'ozono esito di una trivella fantasma che sforacchia l'atmosfera; di converso, pensiamo che la controinformazione ci dica la verità a noi poveretti diversamente tenuti ignoranti e all'oscuro di tutto.
A me è successo con il Vaffanculo Day: ho letto il blog di Grillo, condiviso pienamente le critiche a questa politica e questi politici. Ho ascoltato il suo intervento di Bologna e mi è parso di assistere ad uno dei suoi migliori spettacoli per i quali qui da me l'attore ha chiesto per altro 45 euro a biglietto (sorvoliamo).
In un tempo in cui delle immagini si può fare di tutto, si sperava che le parole fossero l'ancora di salvezza, ma la Rete pone un dubbio fondato ed inquietante. Cosa rimane: la saggezza di integrare la Rete con libri e giornali, se solo avessero gli italiani il buon senso di cercare di più e gli editori di non pensare sempre a quante copie, avessero un pò più di coraggio, se non farcissero settimanali e quotidiani di pubblicità, facendoci pagare gli uni e gli altri una fortuna rispetto a quanto riceviamo in cambio.
Diceva T. Moro: non ti fidare dell'uomo di un libro solo. A questo punto, non ti fidare di un sito solo, ma soprattutto non berti qualsiasi cosa come fosse la Verità che non è mai unica, che si sintetizza in una parola solo dopo miliardi di parole.
2 commenti:
Post interessante. Secondo Grillo la Rete è democrazia, ma io credo che non ci sia democrazia senza contradditorio. Poi volevo volevo chiedere una cosa mia Regina coltivi rose a tempo perso? Maliziosa eh ahaha un abbraccio a te e lui da tutte e due stupenda signora, a presto D.
ahahahha Dani non dirò mai alcunchè, nemmeno sotto tortura.
Hai ragione neppure io penso sia democrazia. Un'altra cosa che basisce è l'impudizia: ci trovi di tutto, uno sbatte là un post anche privatissimo senza minimamente chiedersi nulla: è interessante, è offensivo di una fede o di altro. Là lo voglio scrivere e ve lo scrivo. Spesso ciò fà di noi blogger maniaci votati al soliloquio. Mah. Ricambio l'abbraccio a tutte e due,a presto
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