Angelo Pezzana ha oggi 67 anni (Fronte unitario omosessuali rivoluzionari italiani). Mario Mieli non c'è più (Elementi di Critica Omosessuale) Il primo Gay Pride si tenne nell'aprile 1972; non aveva alcunchè di riconducibile alla manifestazione di oggi. Si ritrovarono fuori dal Casinò di Sanremo, Pezzana, Mieli di ritorno da Londra, Enzo Francone sette anni dopo arrestato a Teheran per la protesta contro il regime Khomeini sul nodo dell'omosessualità. Partecipava la femminista francese Francoise D'Eaubonne del fronte omosessuale francese. Manifestavano contro un convegno internazionale di psichiatria che definiva l'omosessualità un flagello. Per la prima volta sui giornali si lesse, riguardo a quella protesta, la parola impronunciabile a caratteri cubitali.
Dice oggi Pezzana del Gay Pride che è "un grande circo da buttare in pasto al grande pubblico" così che l'opinione pubblica pensi agli omosessuali e le lesbiche come a degli stupidi, bambini deficienti che giocano per un giorno con piume e lustrini, nella peggiore delle ipotesi dissoluti capaci di qualsiasi nefandezza ed indecorosità. Mentre negli Stati Uniti sfilano con i loro abiti di lavoro – pompieri, bancari, infermiere, poliziotti - a sottolineare la “normalità” che rivendichiamo.
Ha ragione, una nostalgica e delusa ragione uguale alla mia.
Io mi ricordo delle inchieste dell'Espresso e delle copertine del settimanale, nelle edicole di paese per un filino non finivano fra i porno perchè c'era la foto di due uomini e due donne nudi che quasi si abbracciavano. Mi ricordo di Elementi di Critica Omosessuale edizioni Einaudi che ovviamente in libreria non c'era e bisognò ordinarlo, l'ho aspettato sei mesi. Il libraio era un uomo anziano che non aveva nulla da perdere e ne sapeva troppo ormai delle persone, io andavo dopo le lezioni a chiedergli se fosse arrivato e lui mi sorrideva: solleciterò.
Chiedono a Pezzana cosa vorrebbe? E lui risponde: il sogno dell'infelicità. La disperazione per gli alimenti e la pensione, il diritto al matrimonio e al divorzio. Aggiunge:solo così otterremo il rispetto del verduraio, del direttore di banca, del giornalaio. Solo – dice – con la stessa infelicità degli etero.
E' questo il punto.
3 commenti:
Gren bel post... Condivido ogni singola parola. Un abbraccio, I. Bartle
Ciao Queen.. già, io sinceramente ho preferito esserci a manifestazioni come tutti in pacs o diritti ora.. Ieri, trovandomi lì perchè un amico ha deciso di festeggiare al pride il suo compleanno,(!!), a tratti ho provato una certa amarezza.. è stata una manifestazione poco sobria al contrario di quello che qualcuno aveva sperato, poco sobria a parte il finale in cui persone che stimo sono intervenute..Poco sobria a mio parere come negli ultimi anni..Certo quando i nostri diritti saranno decisamente riconosciuti, allora credo che non proverò la stessa amarezza ai prossimi Pride.. hai fatto bene a ricordarne l'origine .. brava Queen , a presto..
Non c'ero sabato al pride, avevo voglia di riallacciare rapporto importante, mi sono dedicata al privato. Ho partecipato ad alcuni pride, ma ero più giovane. Quando l'ho fatto sono stata bene insieme a tutta la marea di gente. Anche allora c'erano i carri e il carnevale, così come alcuni politici intervenuti a testimoniare le loro buone intenzioni. La stampa ha sempre dato maggior risalto ai carri e al carnevale, ma sono gli stessi che si occupano del delitto di Cogne. La normalità non fa vendere copie.
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