giovedì 4 gennaio 2007

Sign of the Time

Time ha dedicato la copertina dell'ultimo numero dell'anno appena finito, non ad un personaggio o ad un evento come suo solito bensì a tutti i fruitori della Rete. Di grande interesse in effetti è stato il fenomeno di You tube dove è possibile trovare ogni sorta di filmato, da quello amatoriale a trailers di films, da quello di associazioni a scopo divulgativo a quello raccapricciante quale la ripresa di maltrattamenti e la successiva diffusione. Vale sempre lo stesso principio: non è il mezzo ad essere sbagliato, ma l'uso che se ne fa ed esso dipende da noi e dalle nostre qualità.
Altrettanto accento è stato posto sulla presenza ormai nella Rete di milioni di blogs, in tutte le lingue, infomativi, politici, indecenti, intimistici, collettivi, commerciali. Gli autori spesso sono personi comuni dalle diverse e dalle diverse professioni. Insomma se ne evince un grandissimo bisogno di comunicare. Comunicare nel senso: penso una cosa e ve la scrivo e non mi curo di quanto in realtà vi interessi o sia degna di essere riportata, ma anche nel senso giusto ossia di rapportarsi ad un confronto costruttivo e rispettoso. Comunicare nel senso: sono solo mie tragedie personali, ma le scrivo sulla Rete alla faccia di ogni riservatezza, condividendole però mi pare di essere meno solo e di portare un peso minore. Pare insomma che il fenomeno della Rete e dei contatti, della comunicazione attraverso la Rete nel 2006 sia scoppiato fragrorosamente. Non si tratta, se non fosse appunto per il mezzo e la via - quella di Internet - di una cosa nuovissima. Le persone si sono sempre incontrate e innamorate attraverso le lettere oggi e mail. Grandissimi esponenti della cultura e delle arti e della politica ci hanno lasciato carteggi di lettere con amanti, future mogli e mariti, colleghi di pensiero, di partito nelle quali esprimevano i loro sentimenti e le loro timidezze, si confrontavano sulle loro teorie o semplicemente coglievano quella occasione confidenziale per distrarsi dalle preoccupazioni quotidiane. La cosa completamente nuova è l'ampiezza delle persone si possono raggiungere, così che persone le quali diversamente non avremmo mai conosciuto per collocazione geografica, scelte di vita, età o cultura entrino in contatto con noi. Questa mi pare la misteriosa opportunità offerta dalle Rete. Un'altra cosa sconvolgente comunicando per esempio attraverso una chat o instant messenger, è quella che per la prima volta noi vediamo scritto quanto stiamo dicendo, potendo godere della possibilità di correggerlo prima di inviarlo. Questa possibilità prima sconosciuta è più ancora potente di quanto possa esserlo essere protetti da un nick e dunque dall'anonimato e da un video. Questo mi pare essere estremamente rivoluzionario nella comunicazione fra individui attraverso la Rete. Due domande mi vengono a fronte di queste riflessioni, due domande provocatorie come sempre ossia cosa me ne faccio di contatti con individui che probabilmente nella mia vita non conoscerò mai? E quale "etica" di rapporto, di modo di comunicare e di rapportarmi con queste persone sia adeguata e appunto corretta?
La mia esperienza personale - agli esperti altre considerazioni - è che la concretezza e il coraggio di sè stessi paghi sempre, ma non so dirvi il modo giusto oppure quale non è il modo giusto. E' una questione paradossalmente di pelle.
Più di un anno fa, io che non volevo sentire parlare di blog, in un momento particolare della mia vita ne ho aperto uno come distrazione ed in effetti così è stato, anche se poi lo stesso blog è stato chiuso perchè era andato oltre la misura del buon gusto e della discrezione, simbolicamente ho chiuso con esso un periodo della mia vita, pur tuttavia mi è valso da esperienza sul mondo dei blogs, dei bloggers e della Rete ed ora l'esperienza accumulata la riverso collaborando a questo blog e nel mio personale dove pubblico solo parte delle cose che scrivo per lo più anche in quel caso come passatempo. Non mi curo di quanto sia letto oppure no, ma mi prendo l'ebbrezza innocente di rendere pubblico il mio gioco con le parole e le invenzioni della fantasia, sebbene mi facciano piacere le visite e i commenti dei miei lettori ed amici. Da poco più di un mese ho aperto "ottosopra" con persone che stimo e con le quali realizzo la cosa più preziosa secondo me ossia comunicare inteso come ascolto, stimolo alla riflessione, sorriso e ridimensionamento di sciocche vanità. Non sazie di quello che scriviamo noi su questo blog collettivo, aspettiamo di pubblicare gli interventi dei nostri ospiti.
Dunque grazie a Time, noi e tutti gli altri bloggers ce la siamo meritata.

5 commenti:

ulixes ha detto...

Queen..molto interessante questo post..l'altra sera ho visto un programma in tv che parlava dei blog..ogni tanto mi sembra assurdo che l'antenato del computer è...il pallottoliere ! Come ho trovato su un sito a metà del 900 gli impulsi elettrici hanno sostituito i sassolini e ora il modo di contare si basa sul sistema binario. Nel 1965 per la prima volta due computer si sono collegati e nel 71 sulla rete Arpanet ora internet è stato inviato il primo messaggio, diceva "prova", era nata l'email. E adesso guarda dove siamo arrivati !
Certo come dici tu si comunica da sempre..ho trovato in internet parte di un articolo che trovo interessante di P.La Cagnina, c'è scritto sotto che tutti i diritti sono riservati quindi non so se qualcuno potrebbe arrabbiarsi se ne riporto qui un pezzetto ( e torno alla tua domanda :"E quale "etica" di rapporto, di modo di comunicare e di rapportarmi con queste persone sia adeguata e appunto corretta?")..ecco quello che tengo a riportare qui :"La maggioranza delle persone sono convinte di saper comunicare, hanno la presunzione di saper comunicare,solo perché comunicano dalla loro nascita, ma comunicare non significa saper comunicare. Comunicare non significa parlare e sentire, ma mettere in comunione, condividere contenuti ed emozioni tra due o più persone.
Saper comunicare significa prima saper ascoltare, poi saper parlare, e si può ascoltare con antipatia, con simpatia, con empatia, è dal saper ascoltare che ne può conseguire il saper parlare, quindi la comunicazione efficace.
Perché la maggior parte delle comunicazioni hanno cattivo esito e producono relazioni distruttive?
Comunicare è opera di “cesello”, la comunicazione e’ attraversata dai contenuti e dalla relazione, quindi da aspetti razionali ed emozionali, un contenuto riesce a passare su un interlocutore, stante la sua bontà, solo se si riesce a generare un flusso di emozioni positive, gratificanti per l’altro, creare emozioni positive è arte di “cesello”, praticabile mediante lo sviluppo della risorsa umana. Il “cosa” passa solo attraverso il “come”, quindi rispettando il normalissimo “narciso” dell’interlocutore.
Comunicare, senza conoscere le tecniche della comunicazione, è come pretendere di essere concertisti senza conoscere lo spartito. Senza la conoscenza dello spartito si può strimpellare, non si può avere il piacere di produrre grande musica. La stessa cosa vale per la comunicazione: senza la conoscenza delle tecniche, il più delle volte si stona. Quando si stona comunicando, i risvolti sono negativi, a volte gravi, come spesso accade nelle organizzazioni lavorative e familiari.
Accadono incomprensioni, conflitti, rimuginazioni, interruzioni di relazioni, posizioni di antagonismo, perdita di interessi frustrazioni, demotivazione, soprusi, rappresaglie, aggressività, creazioni di racket, depressione, senso di sconfitta. Ciò è notevole perdita globale di risorsa umana; se una parte della mente umana è impegnata verso la distruttività, rappresenta perdita nella costruttività, nella creatività, nella disponibilità per il raggiungimento degli obiettivi."
L'ho riportato qui anche perchè come frase nel layout tu hai scelto Comunicare è tutto. Anche io nel mio blog "Non mi curo di quanto sia letto oppure no, ma mi prendo l'ebbrezza innocente di rendere pubblico il mio gioco con le parole e le invenzioni della fantasia" e ricordo ancora con sorpresa e gioia il giorno in cui l'ho fatto nascere, quando subito dopo in inglese mi è stato lasciato un commento di auguri di buon natale (il primo)da una persona con la quale non avevo mai parlato. Ancora mi fa sorridere. Penso al potere della comunicazione, alla potenza di ogni singola parola, frase, sms,poesia , musica , racconto, testo, film, quadro, all'importanza del mittente e del destinatario, di un lettore qualsiasi e di un lettore implicito e cavoli, sorrido ancora.

ulixes ha detto...

ops a proposito di comunicare : i congiuntivi! ne ho mangiato qcn, avrei fatto meglio a controllare prima di pubblicare sto commento, dato che come dici tu :"Un'altra cosa sconvolgente comunicando per esempio attraverso una chat o instant messenger, è quella che per la prima volta noi vediamo scritto quanto stiamo dicendo, potendo godere della possibilità di correggerlo prima di inviarlo." :-) la prossima volta farò più attenzione solo che oggi sn un pò distratta dato che sto portando carbone in giro...a presto e auguri visto che oggi è 6 gennaio :-)

Anonimo ha detto...

Ho appena smesso di vedere "11/9" che è un film magistrale esempio del gioco con le immagini e di comunicazione, poichè ogni autore ovviamente ci mostra la sua sensibilità e il suo punto di vista, ma le immagini paiono essere messe lì dopo che grazie a stupefacenti meccanismi l'autore degli episodi pare aver ascoltato quanto avremmo voluto vedere: questa è appunto comunicazione.
Mi piace pensare che noi qui facciamo della buona comunicazione - per ciò ho scritto questo post - poichè non ci limitiamo a condividere quanto inventiamo ma spesso è stato inventato o ispirato o altro dalle parole, dalle riflessioni di una o dell'altra collaboratrice. Sinceramente sono orgogliosa di noi. Nel contempo ho un'altra curiosità ma anche bisogno ossia l'intervento dei nostri ospiti e delle altre collaboratrici: mi chiedo cosa scriveranno e ho bisogno delllo stimolo di ciò che scriveranno.
Ah Uli qua di carbone non ne arrivato, come la mettiamo? Ciao a presto e una buona festa ovviamente. :) a presto

ulixes ha detto...

ehm ehm..Queen tu non meriti il carbone ma una cenetta a lume di candele..:-)ecco ora non mi parlerai +...ma io gioco tu lo sai..buona giornata

Anonimo ha detto...

lo so che giochi, ma su siamo professionali :) ciao