martedì 19 dicembre 2006

La Ricetta degli Strucchi

1 litro di acqua
un pizzico di sale
500 g di farina "Manitoba"
il ripieno

Si mette a bollire un litro di acqua con un pizzico di sale. Con coperchio mi raccomando, non sprecate il gas.Si prepara in una grande ciotola mezzo chilogrammo di farina "Manitoba". Quando l'acqua bolle, si versa l'acqua bollente nella ciotola sopra la farina e si mescola unu po' con un cucchiaio di legno (non proprio tutta l'acqua, solo quanto basta a che diventi duro l'impasto). Non serve mescolare tanto; é sufficiente rivoltare tre o quattro volte col cucchiaio di legno.
Si attende circa 10 minuti.Poi si leva la pasta dalla ciotola e la si stende sul tavolo, perché si raffreddi bene.
Si lavora bene la pasta. Io come facciamo tutte mentre lavoravo la pasta pensavo ai niei ospiti innanzi tutto, ma anche ai miei collaboratori.
Sicuramente una pasta ben tosta, quasi quadrata per Bartle, una specie di pagnotta in cassetta, da lì ad infilarci una lima dentro come per i carcerati l’associazione è stata breve, ma non c’entra nulla..
Quando é ben raffreddato (10 minuti), si lavora per un po' la pasta come quando si fa il pane, e se occorre, si aggiunge un po' di farina. Quando la pasta é un po' lavorata, si inizia ad arrotolare e ad assottigliare come quando si fanno gli gnocchi e allo stesso tempo si tagli la pasta a pezzetti come per gli gnocchi. Secondo me Ulixes l’avrebbe arrotolata benissimo, una pergamena infarinata e me la sono vista scoppiare di gioia a srotolarla onde poterci scrivere con un coltellino allo stesso modo di come talvolta graffia le sue originali foto.
Una coda di pasta scodinzolante attaccata ad un cane di pasta immaginario, mi ha suggerito Loggino e quando ho fatto i gnocchetti non oso immaginare dove me li avrebbe sparati nella mia ordinata casa da single impenitente. Uno me lo sono visto attaccato sul video del mio pc. Un dolore al cuore, una disgrazia!
Prendete quindi uno gnocco e appiattitelo con le dita; metteteci una piccola quantitá di ripieno e arrotolatelo, dando allo strucco la forma che desiderate. Un po’ come faccio noi qui con i nostri post. Poi dovrete addentare la superficie per assaporare l’interno.
Mettete a bollire abbondante acqua e salata.Quando l'acqua bolle, si immergono gli struchi.Dopo qualche minuto quando vengono a galla, sono cotti.Con un mestolo si levano e si depongono su un piatto, condendoli con l’intigolo che credete oppure se sono dolci zuccherandoli. Un'ottima cena é assicurata.

Questo è un dolce tipico delle Valli del Natisone. Nella produzione industriale esiste anche una variante cotta al forno. Voi li guardate e avete già 1 kg di più, se poi li mangiate cercatevi un compagno/a che pensi la panza non sia un difetto, ma faccia tenerezza. Poi l’importante è quello che uno ha dentro !!!!!!!! Ok si dice sempre così, come si dice che l’apparenza non conta, ma invece è il contrario e un minimo di sincerità con sé stessi e gli altri non guasterebbe. Poi davvero ci sono persone, quasi angeli, per cui della loro esteriorità ti dimentichi, ma sono veramente pochi, pochi, pochi.
Il ripieno degli strucchi può essere dolce o salato, vedete voi.. Io trovo troppo simile alla leziosità un eccesso di dolcezza. Rifuggo sempre dalle donne così. Ma è anche vero che pure per il sale ci vuole una giusta misura. Le donne troppo argute e intelligenti non sono molto amate non tanto dagli uomini, quanto dalle stesse donne.
Per finire alle collaboratrici di questo nuovo blog un augurio di Buon Natale, ai loro cari e alle loro famiglie, ai lettori che ci prestano la loro paziente attenzione. Grazie a tutti della loro presenza.
(La foto si riferisce a Strucchi industriali e dolci)

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