domenica 10 dicembre 2006

Can-can



Dopo un venerdì di pioggia battente e un vento che sembrava ventuno, sabato ha portato un cielo di smalto e sono così andata a farmi la Promenade Le Corbusier (ex Sentier des Douanièrs).
Non è per tirarmela, è che si chiama così.
Un tempo lo battevano i doganieri per beccare i contrabbandieri che trafficavano merci fra Francia e Italia, poi gli hanno cambiato nome perché nelle vicinanze del sentiero ci ha vissuto (e progettato una casa a misura d'uomo, 16 mq in tutto) l'architetto Le Corbusier. Ora il traffico, soprattutto di carne umana per lo più africana, si svolge lungo l'autostrada, su per i monti e lontano dalla costa.
La Promenade parte da Cap Martin e raggiunge Golfe Bleu a Roquebrune, passando lungo la scogliera. Siccome i francesi quando fanno le cose pubbliche le fanno bene, la passeggiata è pavimentata, quindi in perfetta sicurezza è possibile camminare guardando di sotto gli scogli a strapiombo e il mare.
Non c'è pericolo di pestare merde di cane, perché all'inizio della passeggiata c'è un distributore gratuito di sacchetti di plastica. E' così che un'amministrazione illuminata invita i proprietari di cani a raccogliere quanto le loro beneamate creature volessero depositare.

A me fatemi vedere un posto dove le regole della civile convivenza sembrano rispettate, e già mi sento bene.

Per giunta, care le mie signore, il mare è molto agitato, quindi vi dovete immaginare onde grandi e lunghe, e fragori sordi degli schianti di masse enormi d'acqua nelle grotte scavate dall'erosione, e spume bianche e spruzzi alti anche trenta metri, dei fuochi artificiali bianchi.
Appollaiata su uno scoglio, a rimirarmi i giochi delle onde di sotto, ho fatto l'areosol di salsedine.

Naso umido, buon segno per un bracco. Ovviamente scodinzolavo.
Il bracco ha osservato coppie, famiglie, grupponi di ragazzi e ragazze in gita, uomini e donne soli, a passeggiare lungo la Promenade. Avevano spesso odori di docciaschiuma penetranti, un misto di menta e sandalo. L'olfatto del bracco un po' ne ha risentito.
Arrivata alla spiaggiona di Golfe Bleu mi sono svaccata al sole appoggiata al muretto di cinta del parco di una villa stratosferica, proprio vicino a tre alberi giganteschi di Ficus Elastica le cui chiome avranno avuto il diametro di 30-35 metri.
E sotto questi ficus ho immaginato che sulla spiaggia ci fosse diffusa la musica della Notte, della Danza delle Ore di Ponchielli.
Un can-can. Sì.
E ho immaginato che lo ballassero in fila lungo la spiaggia tutte le donne che ho conosciuto, tutte a sventolare le gambe davanti alla spuma delle onde.
Col bracco che corresse abbaiando intorno a loro, frastornato dalla musica. Sì.

Al ritorno, il mare è ancora più forte.
In alcuni punti gli spruzzi del mare arrivano a bagnare la passeggiata, ci vuole un minimo d'accortezza e passare al momento giusto per non farsi una doccia fredda.
Ho registrato in tutto sette distratti che si sono fatti lavare dal mare, nessuno di loro era a passeggio da solo.
Va be', due erano tedeschi, secondo me loro se la sono proprio cercata l'onda geyser che li ha lavati, non fanno testo.
Gli altri cinque erano presi dai discorsi che facevano e si sono fatti sorprendere dall'onda grande.
Sarà stata quella di Ulixes?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Sì io credo di sì. Ma mi chiedevo...io sono fra le donne che in qualche modo hai conosciuto, non sarai mica così irriverente da farmi ballare il can can? Ma soprattutto tu ti immagini come ballo io il can can? Bentornata Loggi

Anonimo ha detto...

Irriverente, lo sono sempre, cara Queen. Comunque era un sogno e per sognare ho bisogno di un'immagine reale, quindi diciamo che le donne coinvolte sono quelle che ho conosciuto nella vita reale, tutte quelle che hanno lasciato un'immagine di sè, e una traccia dentro di me.

Anonimo ha detto...

Brava Log! Bella la tua ironia... :)
Born

ulixes ha detto...

ahahah Log mi fai sorridere...grande..la capacità di far sorridere è rara e trovo sia più difficile far ridere che piangere :-)complimenti

Anonimo ha detto...

Ciao Loggino,non sapevo di questo tuo talento letterario! Sinceramente non mi ci vedo molto a ballare il can can sulla spiaggia, però potrebbe essere divertente...
pym
(Chi sarò mai??)

loggino ha detto...

E' un peccato pym che tu non ti ci veda a ballare il can-can, saresti in buona compagnia.
Ma se proprio non riesci a vederti ballare, puoi sempre guardare il mare.
E' anche un peccato che io non riesca a immaginare chi tu sia.
Facciamo che sei chi vorrei che tu fossi, così siamo contente entrambe, tu a non ballare e io a immaginare.