...è una delle frasi che si possono leggere sul giornale on line Unità, coniata dai lettori: ce ne sono di altre, esilaranti a dire il vero e tristemente corrispondenti alla realtà. Chi la fa l'aspetti, dice il vecchio detto.
La ministro Meloni dichiara che lei una frase del genere non l'avrebbe mai usata, tuttavia ci ricorda quando Bocca la defini una gallinella del potere e nessuna delle donne del centro sinistra fu solidale con lei. Una mancanza anche quella, ma Bocca è un giornalista non il presidente del consiglio e non ha telefonato in diretta tv per dirgliela a voce, chiara e tonda, adoperandosi del servizio pubblico per farlo. Pure oggi non si cita granchè Castelli il quale ha insultato la Bindi chiamandola "petulante zitella", ma Castelli è già un ministro, non un giornalista, e la sua volgare e greve battuta rivela due reati commessi dalla deputato del Pd: non essere sposata - reato sociale - chissà per quale ragione, forse non ha un buon carattere, forse non piace, forse ha un carattere indipendente, chissà, forse semplicemente non vuole sposarsi, tutti comunque indizi di colpevolezza per una donna, gravissimi in era berlusconiana e protesta, sottolinea, chiede, vuole -reato politico - rispetto delle istituzioni, gravissimo anche questo in era berlusconiana dove si sa le istituzioni sono d'ostacolo all'impero.
Nessuna cosa che può venire detta da giornalisti, ministri o da chiunque sia ha paragone con quanto affermato da un presidente del consiglio, comunque da una delle più alte cariche dello stato.
Capiterà di farsi scappare un zitella, uno stupido uomo vanaglorioso, capita da arrabbiati, da mazziati in fronte niente meno che dalla Corte Costituzionale, ma in realtà non deve capitare non solo per una questione di moderazione e di rispetto, ma perchè si apre la strada all'idea che nulla è al di sopra di me, che chi non è con me deve essere prima ignorato e poi annientato specie se si tratta di attenzionati comunisti come quelli della Corte Costituzionale, ma c'è chi se lo può permettere e chi no e un presidente del consiglio no. Punto. Sfoggiare tanta greve volgarità da parte di un ministro, oltre a dirci che razza di uomo è, sdogana - per usare un termine orribile ma efficace - un'idea della donna che ormai vediamo di nuovo e troppo spesso: senza un uomo vicino, senza disponibilità a divertire l'imperatore che razza di donna sei? Una petulante zitella - mi si perdoni il ripetere - che mai mi sarei sognata di difendere e alla quale vanno i miei complimenti per la buccia di banana, come lei stessa l'ha definita, servita ai tacchi - rialzati in verità - del Presidente.
Infine, diteglielo che non è eletto da popolo, perchè o si crede in Francia oppure lui stesso non ha capito la nostra legge elettorale. E' eletto da un Parlamento che a sua volta ha parlamentari eletti provenienti da liste bloccate. Non è garanzia di scelta che accanto alla lista ci sia il nome di un candidato: io voto sempre il partito che purtroppo m'ha ficcato quello a rappresentarlo, ma voto un'idea, un progetto, un principio politico, tutte cose sconosciute di questi tempi. Ed attenzione a quei tempi invece si cominciò toccando la Carta Costituzionale a colpi di leggi ordinarie. com'è andata a finire lo scontiamo ancora.