martedì 15 aprile 2008

L'Italia ha scelto

L’Italia ha scelto il bipolarismo, ha scelto il padrone perché è nel nostro dna – a noi serve un padrone della fede, un padrone pigliatutto, un tipico padrone che ci conceda poco e lui risulti sempre fulgente– ma si tratta del voto di milioni di miei concittadini e dunque non si discute. Nel scegliere il bipolarismo ha detto, fornendo successo a due forze quali Lega e Italia dei valori, delle cose precise ai capi delle due coalizioni: ad uno di non pensare solo ai fatti suoi e all’altro che toni pacati e “ma anche” vanno bene, tuttavia vuole legalità, sicurezza e laiccità; perché se senza Italia dei valori, il Pd ha comunque fatto bene, tenuto conto di quanto fossero troppo ravvicinate le elezioni rispetto alla sua creazione, per il Pdl senza Lega tutto questo successo non c’è.
Ha votato Lega non solo il leghista razzista e feudale, ma l’operaio, la casalinga, il pensionato moderati che hanno pensato forse se i soldi rimangono qui è più verosimile un aumento del mio stipendio, della mia pensione di quanto lo siano le promesse di bolli auto e ici. Ha votato Italia del valori chi ha visto in lista nonostante tutto Bassolino, chi ha pensato ad un Pd con la Binetti, chi ha notato le lacune dei discorsi di Veltroni sulla sicurezza. Se si doveva praticare il voto utile, così è stato praticato, perché che il voto alla Sinistra Arcobaleno, nella memoria il fronte dei no dei Pecoraro Scanio, dei Turigliatto ecc. ecc., non fosse il voto utile era chiaro. L’Italia che non voleva ritornare a votare, ha detto basta ai cespugli. Dispiace, nonostante il fronte del no, che manchino i ragionamenti di Bertinotti e con essi la voce di una parte della popolazione; è un impoverimento che non deve, come al solito, far stracciare le vesti ai perdenti oppure affermare cosa farete senza di noi? Ma farli riflettere: cosa possiamo ora?
In questa campagna elettorale molto pacata, a tratti noiosa, che ha sbracato solo nell'ultima settimana, un ruolo bruttissimo ha avuto l'informazione, peggiore di quanto abbia fatto nelle altre, perdendosi a seguire il fenomeno mediatico che infine sono stati la Santachè e Ferrara.
A leggere la stampa estera e i suoi commenti, un auguri Italia! ci scappa, nonostante il volere democratico dei miei concittadini.

Personalmente penso che il mio Paese sia stato consegnato al Vaticano e alla Casta più volgare che si potesse immaginare - quella che vuole l'esame psichiatrico per i giudici, che definisce fuori di testa gli elettori di Veltroni, aspira alla presidenza della Repubblica discutendo l'odierno Capo dello Stato - di cui fa parte un politico siciliano che trova normale se uno lo ha votato fargli un favore, mentre a me che non l'ho votato, ma sono cittadina italiana, nulla. Questo è il principio di un amministratore della cosa pubblica e di cittadini tutti uguali. Davvero auguri Italia!