Ieri si è tenuta a Roma la manifestazione suddetta, che con malizia e provocazione da bacchettoni cattolici è stata decisa proprio per il giorno in cui si votò ventanni fa per la legge sul divorzio. Contemporaneamente su un'altra piazza si teneva un altro tipo di manifestazione ossia quella per la laicità dello stato. Qualche giorno prima Ratzinger dal Brasile ha fatto le sue dichiarazioni omofobe. Il Presidente della Repubblica Napolitano, con sensibilità delle istituzioni perfetta, inviava al presidente dell'Arcigay un messaggio che escludeva ogni discriminazione.
E' inutile e ridondante che io scriva quale atteggiamento approvi, a quale delle manifestazioni mi sia sentita più vicina; la sola cosa che vorrei dire è che mi sarei sentita più vicina al Family Day se esso fosse veramente stato un atto di stimolo per dei provvedimenti che aiutino veramente la famiglia - casa, asili, lavoro stabile e ben retribuito, scuole funzionanti ecc. - invece esso è stato un'altra cosa.
Una cosa rivelatoria di quanto si è cercato di nascondere ossia che l'opposizione a Dico, a Pacs ecc. è soprattutto un ostracismo verso qualsiasi provvedimento dia un istituto legislativo e legale alle convivenze omosessuali, che non consenta più gli abusi e disagi subiti sino ad ora. Parlare di omofobia è un luogo comune; trattasi di intolleranza verso una visione della vita, della società, dei rapporti fra persone assoluta e per le parole del Papa irrevocabile, che separa gli/le italiani omosessuali e con essi i loro padri, madri, fratelli, zii (abbiamo famiglie dietro di noi eh) già troppo divisi. E questo è gravissimo. Dividi ed impera dice un vecchio detto: attenzione impererà chi ha lo scopo di fare i propri interessi e ci continueranno ad essere giovani ragazzi che non possono sposarsi perchè non hanno casa, lavoro fisso, continuerano ad esserci pochi figli perchè sono un investimento da non potersi permettere. Per questo il Family Day è stato folclore che non ha fatto nulla per la famiglia e sottilmente strumentalizzato persino le famiglie presenti.
Anche questo è un vecchio atteggiamento: colpevolizzare una parte della popolazione perchè su di essa cadano responsabilità non attribuibili ed inesistenti, allo scopo di coprire la propria inettitudine ed incapacità. Nella storia gli esempi sono numerosi e hanno condotto a stermini, persecuzioni, immobilità nel progresso di uno Stato, regimi.